Mi capita di prendere il regionale per Roma più volte a settimana (c’è chi lavora che lo prende tutti i giorni ad esempio) e più volte a settimana mentre me ne sto tranquillo a guardare fuori dal finestrino penso “Ma perché non abbiamo un’alternativa a questo servizio?”
Da una società ferroviaria quale Ferrovie Dello Stato, nata nel 1905, mi aspetto un po’ di esperienza, come quando alle elementari ti insegnano a fare 2+2 arrivi alle superiori che fai le equazioni. Chissà se il presidente Lamberto Cardia e tutta l’amministrazione è mai salito su un treno regionale; Salire su un Frecciarossa è facile, treno elegante, poltrone comode, anche in economy (nulla da togliere qui!). Ma parlando dei regionali (o degli intercity), il paragone ai carri bestiame è più che ovvio.
Il biglietto viene controllato solamente negli orari in cui il treno è letteralmente vuoto, ad esempio durante il treno delle 2 di pomeriggio o a mezzogiorno. Ma alle 19 io non ho mai visto un controllore, anche perché non passerebbe dato che ti trovi una signora con 12 buste sopra le tue gambe, un signore che dorme in piedi, una valigia che ti cade in testa.
Cercare di prendersi un posto durante il treno delle 19.07 da Termini per la mia città è una vera e propria guerra e non si guarda in faccia a nessuno: via la galanteria. In piedi 1 ora e mezza non ci sto. Eh sì, in piedi. Perché mettere un treno ogni mezz’ora sulle tratte più affollate è un’UTOPIA! Vedo spesso anche il treno per Napoli stracolmo di gente. Si rasenta il limite umano sopportabile.
E il paragone con gli altri paesi à viene spontaneo: vi è mai successo in Inghilterra, negli Stati Uniti o nel Tagikistan? A me no, forse un ritardo di 2 minuti massimo. Mi hanno sempre controllato il biglietto e il servizio è sempre stato impeccabile. Anche all’estero avranno i loro problemi, ma qui in Italia hanno disorganizzazione, noncuranza e manutenzione scarsa a livelli di non ritorno.
Viviamo nel paese in cui i controllori giocano a burraco e il capotreno va a fare la spesa (questa cosa è successa davvero: l’articolo). Nel paese in cui pagare 73€ di abbonamento mensile è lo spreco totale.
“Il treno regionale dodici-quaranta-uno arriverà con 120 minuti di ritardo a causa di un guasto. Trenitalia si scusa per il disagio”
È giusto sentire un annuncio simile dopo 8 ore di studio o lavoro?
È giusto imprecare e maledire tutta Trenitalia e il suo servizio.
È giusto voler essere sordi per non averlo sentito.