Ad ogni viaggio imparo sempre qualcosa di nuovo. Non solo di un posto, ma anche del modo in cui mi piace e voglio viaggiare. Imparo dagli errori stupidi come non aver portato l’adattatore e da quelli più seri come non avere un’assicurazione sul bagaglio.
Se potessi dare dei consigli al me di 10 anni fa, sarebbero questi.
Scegli con attenzione i tuoi compagni di viaggio
In viaggio si condivide tanto tempo con le stesse persone. Dalla camera se siete in gruppo, a tutti i giri in città. C’è chi preferisce i musei, chi invece dorme fino a tardi e chi esce dall’hotel alle 8 in punto.
Potreste andare d’accordo con i vostri amici a casa quando uscite ma ritrovarvi in situazioni insopportabili in viaggio. Per questo scegliere i propri compagni d’avventura è importantissimo: ne vale la riuscita di una vacanza serena.Limita il gruppo ad un massimo di 4-5 persone
Ho sentito di gruppi di amici composti da 8-10 persone imbarcarsi in viaggi in Europa come una mini scolaresca. Mettere d’accordo 8 persone è difficilissimo (soprattutto se sono tutte coppie) e ci si trova ad uscire dall’hotel separati, ritrovarsi a cena e finire la vacanza senza essersi visti. È giusto anche non fare tutto insieme, ma non è nemmeno bello ritrovarsi in un gruppo formato da persone con esigenze e gusti completamente diversi.
Personalmente reputo perfetto un gruppo di 3, massimo 4 persone.Porta sempre le medicine (mamma hai sempre ragione)
Quella volta che mi sono ammalato in Vietnam avevo poche tachipirine e nessun antibiotico con me. Alla fine me lo hanno prestato, ma mi sono pentito di non aver ascoltato i classici consigli di mamma.
Quindi per ogni evenienza, soprattutto per le destinazioni extra-europee, portate sempre: paracetamolo, antibiotici, antinfiammatori, cortisone e farmaci contro problemi intestinali.Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo
Sì, mi riferisco proprio alla valigia persa in Islanda. Può sempre succedere qualcosa di inaspettato come bagagli persi, carte di credito non funzionanti, documenti smarriti. Per evitare il peggio (come ad esempio restare senza soldi o non avere vestiti), portate sempre più di una carta di credito e fate un’assicurazione di viaggio, a maggior ragione per i soggiorni più lunghi e fuori dall’Europa.
I costi per le visite negli USA ad esempio sono esorbitanti e fare un’assicurazione sanitaria è necessario; per quanto riguarda le carte, io ho 2 bancomat, 1 prepagata e 1 carta di credito. E ci credete che ancora ho problemi ad usarle perché molti non accettano il chip?Non tutti i posti che visiti ti piaceranno
“Che bello viaggiare”, “Non vedo l’ora di partire!”… E se la destinazione in cui andrai non ti colpisce? Bisogna solo prenderla con filosofia ma c’è da aspettarsi che prima o poi una città o un’attrazione non ci piacerà come pensavamo. Sarà perché abbiamo visto troppe foto modificate su Instagram e ci aspettiamo il nirvana? Chi lo sa. A me è successo con Oslo, una città che non ho proprio capito (e in cui non tornerei).
Programma meno
Per i viaggi brevi non mi piace programmare gli itinerari troppo dettagliatamente. È anche bello improvvisare e lasciarsi consigliare dai locali e girare a piedi la città scoprendo le attrazioni per caso.
Un discorso diverso andrebbe fatto per i “viaggioni” quelli che richiedono tempo per organizzarli, molti spostamenti e periodi lunghi di permanenza. Il mio viaggio on the road negli Stati Uniti di questa estate è stato programmato abbastanza dettagliatamente perché il giro è fitto di città, parchi e tappe imperdibili.Scrivi a casa
Le mamme sono sempre in pensiero. Alcune lo danno a vedere altre no.
Quando ho iniziato a viaggiare da solo non davo molto peso a chiamarla o a mandarle un messaggio, ora sì. Un messaggio su WhatsApp, due foto ed è più tranquilla.Non cambiare i soldi ai money exchange in aeroporto
Un errore che ho fatto anche l’anno scorso: dovevo cambiare i dollari canadesi in dollari americani perché partivo da Toronto in direzione Chicago. L’ho fatto in aeroporto (a Chicago) e ho perso probabilmente 40€ per commissioni e tasso di cambio.
Il modo più economico? Cambiate il minimo qui in Italia alle Poste e prelevate direttamente una volta arrivati a destinazione.Sulle tratte lunghe in aereo puoi prendere da mangiare e bere quando vuoi
Sul volo Francoforte-Osaka con Lufthansa ho scoperto un mondo: nella zona dove preparano le bevande e i pasti (galley), solitamente vicino ai bagni, c’erano dei cestini con cioccolata milka, onigiri, altri snack e da bere. Non sapevo fosse tutto gratuito! Ora nelle tratte lunghe, se ho fame, vado sempre a vedere cosa c’è da sgranocchiare.
Non essere timido
A volte dipende dalla lingua, altre volte da come siamo caratterialmente. Anni fa non facevo domande, non chiedevo quale piatto fosse il migliore sul menù, non chiacchieravo troppo con gli sconosciuti.
Ora riesco ad essere più espansivo in viaggio e scopro sempre più sfaccettature delle varie culture e delle persone che incontro. A volte basta fare una domanda per ritrovarsi “spiritualmente” più ricchi.
Non siate timidi, buttatevi.(ma non dalle montagne).
Avete trovato utili questi consigli per viaggiare? Quali direste al “voi” novellino nei viaggi?
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