Lo Sri Lanka è un pease meraviglioso. Verde, accogliente, ricco di templi e bellezze naturali. È stato difficile farmi un’idea precisa prima di partire perché non sapevo cosa aspettarmi. Tornato dopo il mio viaggio di 12 giorni, posso dire di aver imparato qualcosa su questo paese: qui le 10 cose da sapere sullo Sri Lanka prima di partire.
Per iniziare a organizzare il vostro viaggio fai da te in Sri Lanka, leggete questo mio articolo con tutte le tappe, gli hotel e cosa ho visto durante i 12 giorni trascorsi in lungo e in largo.
Consigli per un viaggio in Sri Lanka. 10 cose da sapere sullo Sri Lanka prima di partire
- Il ritmo è lento
Quando pensavo fosse il problema del ristorante mi sbagliavo: in tutti i ristoranti le attese sono infinite. Nel 90% dei posti in cui ho mangiato ho aspettato mezz’ora prima di ordinare, mezz’ora per ricevere il conto e altre volte addirittura non mi hanno filato quando sono entrato per chiedere un tavolo. Pensate di metterci 5 minuti a mangiare da Domino’s? Niente da fare, anche per la pizza surgelata ho aspettato più di venti minuti. Non solo nei ristoranti, anche in aeroporto a Colombo, la fila per il check in scorreva lentissima. Lo stesso in hotel, dove il check in è durato 20 minuti tra firme, richieste e attese varie.Insomma, prendetevela comoda perché non c’è fretta, a meno che non dobbiate salire su un treno. Lì potete tirare fuori le vostre abilità da pendolari italiani e combattere. - I singalesi sono accoglienti… forse troppo
Sono passato da “che gentili!” a “anche meno”. Perché? Sebbene siano tutti molto accoglienti e accondiscendenti, spesso superano la soglia dello spazio personale diventando invadenti. Non gliene faccio una colpa perché fa parte della loro cultura, ma anche per noi italiani, caloroso popolo di chiacchieroni, può risultare fastidioso. Il proprietario di una guesthouse appena arrivati non ci lasciava più e oltre ad averci offerto un succo di frutta (ben accetto dato il caldo) e a parlare incessantemente ci ha accompagnati in stanza, acceso le luci, mostrato il bagno… Tutte cose molto carine, ma decisamente non necessarie. Non spaventatevi nemmeno se mentre mangiate vi si piazza il cameriere dietro e vi fissa o se per strada i tuk tuk vi fermano ogni dieci metri per chiedervi di salire (a Colombo era un incubo!). È la normalità. - I prezzi per i turisti spesso sono gonfiati
È una delle cose sullo Sri Lanka che speravo di sapere prima di partire.In un post su Facebook dicevo che i singalesi vedono i bianchi come portafogli con le gambe. Il nostro potere d’acquisto in Sri Lanka è enorme rispetto a quello di casa nostra e rispetto al loro. La vita è molto economica, dagli hotel al cibo, agli spostamenti.
Per questo, soprattutto gli autisti dei tuk tuk, se ne approfittano e vi chiederanno sempre di più rispetto al prezzo che propongono ai locali. La differenza tra 2€ e 2,50€ per per noi non è tanta ma non è giusto farsi raggirare. Se il tuk tuk spara 400 rupie, scendete a 300. Se non accetta, andate via e quasi sicuramente vi fermerà.
Lo stesso vale per i prodotti in strada senza prezzo; contrattate e imparate a dare testa ai venditori.Occhio anche ai biglietti degli autobus: per la tratta Mirissa-Galle il “controllore” ci ha chiesto 100 rupie. Dopo aver notato che tutti gli altri gli davano le monete, abbiamo chiesto ad un ragazzo di dirci quanto fosse il costo. Era 57 rupie. Per una questione di correttezza e principio, ci siamo fatti ridare 40 rupie a testa di fronte all’imbarazzo del controllore. - Siate pronti ad improvvisare
Spero di scrivere articoli quanto più dettagliati sullo Sri Lanka in modo da non farvi partire impreparati. Le informazioni che si trovano online infatti sono molto spesso vaghe perché non si hanno punti di riferimento sui siti ufficiali dei trasporti. È difficile capire da dove parte un autobus e a che ora e a quale stazione scendere nelle tratte in treno.Partite senza troppi programmi e prendetevi la libertà di non rispettare la tabella di marcia.
- Portate un pareo e preparatevi a camminare scalzi
Durante le visite ai templi è obbligatorio coprirsi le spalle e coprire le gambe. Avendo pantaloncini corti sopra le ginocchia, ho usato un pareo (che fungeva anche da asciugamano improvvisato per il mare). Non sempre ci sono controlli o cartelli che lo chiedono ma è bene però rispettare la loro religione. Requisito imprescindibile è togliersi le scarpe nei luoghi sacri. Ho camminato scalzo sulle pietre bollenti, sulla terra, su pavimenti molto sporchi e sull’erba. Avevo le scarpe da ginnastica e di conseguenza i calzini, quindi non è stato terribile. Se avete le scarpe aperte e non volete camminare a piedi nudi, portatevi dei calzini da mettere all’occorrenza.Alcuni templi forniscono dei sarong all’entrata. - No è sì
Non poteva mancare questa nozione tra le cose da sapere sullo Sri Lanka.
Qui e anche in India, ciondolano a destra e a sinistra per dire sì. A sentire “OK” e vedere la testa che fa “no” il mio cervello faceva tanta confusione i primi giorni quanto gli ultimi. In realtà non è un “no” come il nostro, sembra più un 8. - La guida in strada non ha regole
Questo punto si applica in gran parte dei paesi asiatici e del sud-est asiatico (come in Vietnam). Sorpassi azzardati in curva, autobus che ti sfrecciano affianco mentre sei in tuk tuk, frenate brusche e attraversamenti di iguane.La guida in Sri Lanka è spericolata e 8 volte su 10 penserete di fare un frontale. Le altre due penserete di andare fuori strada. - Convivere con gli insetti in camera è la normalità
Ci sono due tipi di persone al mondo: chi odia gli insetti e chi li sopporta. Se siete nella prima categoria… pensateci due volte prima di prenotare hotel o guesthouse tra le colline o circondati dal verde. Imparerete a convivere con gechi canterini, formiche di ogni tipo (rosse, nere, piccolissime, gigantesche), cavallette e, purtroppo, anche blatte. Anche se ha un ruolo fondamentale, non dipende molto dalla pulizia della struttura. Lo Sri Lanka è un paese particolarmente verde (non ho mai visitato un posto così ricco di vegetazione), umido, soleggiato e allo stesso tempo colpito da abbondanti piogge. Viene da sé che gli animali qui crescono indisturbati e numerosi.Due armi per tenerli lontani? Le zanzariere che tutti gli hotel mettono sul letto e lo spray tropicale anti insetti. - È difficile trovare cibi non piccanti
Dal ristorantino buio e affollato dove mangiano i locali ai rari ristoranti internazionali con soli turisti, i curry e il peperoncino fanno da padroni sui menu. Quando chiedete un piatto not spicy ve lo porteranno spicy comunque. Sarà meno piccante dello standard ma è senza dubbio un livello alto e semi-sopportabile per noi. L’unico modo per abbassare di molto la piccantezza è dire che non potete mangiare piccante e ripeterlo più volte.Anche i piatti occidentali come hamburger o sandwich hanno un’alta probabilità di essere piccanti, perciò se non ne potete più di anestetizzarvi il palato, fatelo sempre presente al cameriere prima di ordinare. - Il turismo è ancora agli albori. Ed è un bene
In sei anni (dal 2009 al 2015) c’è stato un aumento dei flussi turistici del 300%. Sono cifre sorprendenti ma allo stesso tempo inferiori rispetto ad altri paesi asiatici.
Nel 2017 i visitatori sono stati solamente poco più di 2 milioni. Se confrontati con i dati dello stesso anno della Thailandia (35+ milioni) o del Vietnam (12+ milioni) possiamo renderci conto della differenza.
Le strutture sono ancora poco adatte ai visitatori più esigenti e i servizi offerti nelle città non sono di grande livello.Lo considero un bene perché visitare lo Sri Lanka è un’esperienza ancora molto autentica, lontana dal turismo di massa e in grado di accontentare i viaggiatori che non cercano il concierge in hotel o McDonald’s dietro l’angolo. Sembra una frase fatta: andate prima che sia troppo tardi.
Queste sono le 10 cose da sapere sullo Sri Lanka prima di partire. Aggiungete a queste nozioni il passaporto, la valigia e un po’ di pazienza: amerete questo paese.